
Kaizan-sai: il rito shintoista che che apre la stagione alpinistica in Giappone
Prendendo spunto da un recente articolo pubblicato su un quotidiano on-line giapponese riguardo l’apertura della stagione escursionistica sul monte Nantai a Nikkō, mi è sembrato interessante approfondire un aspetto centrale di questo evento per chi non lo conoscesse: il rito shintoista noto come kaizan-sai (開山祭).
Il kaizan-sai, traducibile letteralmente come “festa dell’apertura della montagna”, è una cerimonia tradizionale shintoista che segna l’inizio ufficiale della stagione in cui è consentito o considerato sicuro scalare e compiere escursioni in una determinata montagna in Giappone. Non è solo una data pratica fissata sul calendario per gli escursionisti, ma un rito profondamente radicato nella cultura e nella spiritualità giapponese.
Le origini di questo rituale affondano le radici nell’antico culto della montagna, che considera le catene montuose come le dimore dei kami, vere e proprie porte verso il mondo spirituale. Questa credenza si è intrecciata nel corso del tempo con elementi appartenenti al buddismo esoterico, dando vita a pratiche ascetiche come lo shugendō. Aprire una montagna al passaggio delle persone non rappresentava un atto banale, ma richiedeva l’esecuzione di precisi riti di purificazione dei sentieri. Era un modo per chiedere il permesso al kami di una determinata montagna implorando la sua protezione per coloro che si sarebbero dovuti avventurare lungo i suoi pendii. In passato questi riti miravano a garantire la sicurezza di coloro che si spostavano, per necessità, da una regione ad un’altra del paese.
Oggi il kaizan-sai mantiene la sua importanza come un’importante tradizione culturale e un appuntamento annuale per gli amanti della montagna. Le cerimonie, tenute presso i santuari alla base o suoi fianchi della montagna, vedono la partecipazione di sacerdoti shintoisti, autorità locali, associazioni di alpinismo e gente comune che offrono preghiere per propiziare la sicurezza di tutti gli escursionisti durante la stagione alla porte.
L’articolo pubblicato sul quotidiano on-line descriveva proprio una di questa cerimonie celebrata presso il monte Nantai, dove i sacerdoti del Nikkō Futarasan Jinja Chūgūshi (日光二荒山神社中宮祠) hanno simbolicamente rimosso il fermo del cancello d’ingresso al sentiero, dando il via alla stagione delle escursioni dopo la chiusura dovuta alla stagione invernale. Viene sottolineata l’importanza di essere adeguatamente equipaggiati, specialmente considerando la neve ancora presente in alta quota, dimostrando come la consepevolezza dei rischi naturali si fonda con il rito tradizionale.

Il kaizan-sai rappresenta un affascinante esempio di come antiche credenze, rispetto per la natura e la prevenzione si fondano in una cerimonia che segna un momento atteso da molti, ovvero l’opportunità di riconnettersi con la maestosità delle montagne.
L’articolo riguardante la cerimonia tenutasi a Nikkō potete trovarlo sul sito del Tokyō Shinbun al seguente link:
https://www.tokyo-np.co.jp/article/401172

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