Oggi è Ōmisoka qui in Giappone e ci stiamo preparando per i festeggiamenti. Ōmisoka (大晦日), l’ultimo giorno dell’anno, è un momento di riflessione e preparazione per il nuovo anno che ci attende. Questo giorno speciale è intriso di tradizione, con usanze che si tramandano di generazione in generazione. Approfondiamo il significato e le origini di Ōmisoka ed esploriamo alcuni dei suoi rituali più significativi.
Etimologia e origini di Ōmisoka
Origine del termine Ōmisoka
Il termine Ōmisoka ha interessanti radici etimologiche. Nell’antico calendario lunare, l’ultimo giorno di ogni mese era chiamato “misoka” (晦日). Essendo l’ultimo “misoka” dell’anno, l’ultimo giorno del dodicesimo mese divenne noto come “Ōmisoka” (大晦日), letteralmente “grande ultimo giorno”. Il termine “misoka” (晦日) può anche essere scritto con i seguenti kanji “三十日”, che significa il 30° giorno, rafforzando ulteriormente la sua associazione con la fine di un periodo. Il carattere “tsugumori” (晦), che può essere letto anche “misoka“, ed è considerato una contrazione di tsuki-gomori (月晦), il cui significato è “il giorno in cui la luna si nasconde”, descrivendo appropriatamente la fine del ciclo lunare.
Radici storiche di Ōmisoka
Questa usanza può essere fatta risalire al periodo Heian (794-1185), quando venivano fatti i preparativi per accogliere il toshigamisama (歳神様), il kami del nuovo anno, che si credeva portasse un raccolto abbondante. Si credeva che toshigamisama visitasse ogni famiglia, quindi le persone rimanevano sveglie tutta la notte in una pratica chiamata “toshigomori” (年籠り).
Evoluzione del toshigomori
Il toshigomori prevedeva che i capifamiglia si ritirassero nel santuario dove risiedeva la loro divinità guardiana locale (ujigami sama), dalla sera di Ōmisoka fino alla mattina seguente, pregando per tutta la notte per un raccolto abbondante e per la sicurezza nel nuovo anno. Si ritiene che, con il tempo, questa pratica del toshigomori possa essersi evoluta in due usanze distinte: “joyamōde” (除夜詣), la visita a un santuario la vigilia di Capodanno, e “ganjitsumōde” (元日詣), la visita a un santuario il giorno di Capodanno. Questa pratica è considerata una delle origini delle usanze di Ōmisoka. Con il tempo, l’usanza del toshigomori è cambiata e la pratica di visitare santuari e templi il giorno di Capodanno si è evoluta in quella che oggi è conosciuta come “hatsumōde” (初詣), la prima visita al santuario dell’anno.
Le tradizioni chiave di Ōmisoka
Con l’arrivo di Ōmisoka e la fine dell’anno, le persone riflettono sugli ultimi dodici mesi. Diverse tradizioni chiave segnano questo importante giorno:
Joya no kane: Il suono delle campane
Joya no kane (除夜の鐘): questo è forse il rituale di Ōmisoka più iconico. A mezzanotte, i templi buddisti di tutto il Giappone suonano le loro campane 108 volte. Si ritiene che questa pratica abbia avuto origine in Cina durante la dinastia Song e sia stata introdotta in Giappone durante il periodo Kamakura (1185-1333). Ogni rintocco rappresenta uno dei 108 desideri terreni o peccati mondani del credo buddista, purificando simbolicamente l’anno passato e preparando un nuovo inizio.
Toshikoshi soba
Toshikoshi Soba (年越しそば): mangiare soba la sera di Ōmisoka è un’altra usanza popolare iniziata a metà del periodo Edo (1603-1868). Ci sono diverse ragioni per questa tradizione: i soba, lunghi e sottili simboleggiano la longevità e una lunga vita; sono anche associati alla buona fortuna negli affari, poiché gli orafi usavano palline fatte con la farina dei soba per raccogliere la polvere d’oro sparsa durante il loro lavori compiuti durante l’anno. Questo gesto si credeva portasse fortuna.
Inoltre, poiché i soba sono facili da tagliare, si ritiene che rappresentino il taglio dei legami con le difficoltà e le sfortune dell’anno passato. Alcuni credono anche che, poiché le piante di grano saraceno, possono riprendersi dopo essere state appiattite dal vento e dalla pioggia, mangiare soba rappresenti la resilienza e la capacità di rialzarsi.
Proprio come diverse regioni hanno le proprie tradizioni uniche, anche il cibo consumato la sera di Ōmisoka può variare. Mentre il consumo di soba in questo giorno è comune in tutto il paese, esistono delle zone dove le persone mangiano udon a Ōmisoka.
Ōmisoka è un momento di riflessione, gratitudine e anticipazione. È un momento per apprezzare l’anno passato e prepararsi al nuovo con un senso di speranza e rinnovamento.