Cos’è lo Shinto


L’altro giorno ho capito una cosa che mi stava sul gozzo da tempo e che non sapevo neppure di non sapere, che non sapevo neppure di stare cercando. Eccola Cosa intendono dire queste persone quando parlano di shintō, una parola che aborro?
L’uso della parola shintō fra stranieri è sempre stato un mistero per me, perché la parola non viene mai e dico mai usata in giapponese. E allora perché i giapponesi la usano quando parlano con stranieri? A questo punto la folgorazione. I giapponesi usano questa parola perché la usano gli stranieri, appunto. Questo è il punto chiave. I giapponesi la usano perché la usiamo noi, esattamente il stesso meccanismo visto nella scomparsa del termine gaijin, che i giapponesi tendono a non usare perché sanno che noi stranieri pensiamo erroneamente sia un termine discriminatorio. E gli stranieri, perché la usano? Perché è stata loro insegnata dagli stessi giapponesi prima della seconda guerra mondiale. Ma sappiamo che quella definizione è falsa. Pura propaganda
Ma questa parola, allora, cosa vuole dire?
Ora arriva l’interessante, perché ci sono tre possibilità diverse.
Nella bocca degli stranieri, il termine è una religione più o meno come il cattolicesimo, con un fondatore, regole, una comunità e così via. Questo shintō non esiste. Lo Shinto non è una religione.
Poi esiste lo scinto dei santuari, che in giapponese non si chiamano santuari shintō. Non si chiamano neppure santuari. La tassonomia dei luoghi di culto giapponese è un mondo ancora sconosciuto (non a me.)
La seconda definizione possibile viene dai santuari stessi e dall’associazione che li rappresenta, il Jinja Honcho. Tenete presente che questi santuari sono ciascuno dedicati ad uno spirito diverso,che ha una genesi sua e che in un certo senso è un culto a sé stante. Per loro l’unico shintō è quello di Stato, quello di prima della guerra, uno scinto di Stato cui vogliono ritornare.
Poi c’è lo Shintō dei giapponesi che parlano di con gli stranieri che parlano di scinto.
Inutile dire che è molto diverso da quello che gli stranieri hanno in testa.
Che girotondo di cantonate, a ciascuno la sua.
Ma è importante? Certo che è importante. È importante o no il cattolicesimo per capire gli italiani? Cazzo che è importante. Perché non dovrebbe esserlo allora lo scinto in un quarto senso, quello che usano i giapponesi quando parlano di scinto fra e dicono che non è una religione. Lo scinto è semplicemente il modo di concepire la realtà dei giapponesi. Un modo di vedere la realtà per noi surreale. Una realtà dove i morti sono vivi, ti parlano e vogliono cose da te. Una realtà fatta di paura di cose che non si vedono. Una realtà individuale, ciascuno si fa la sua. Non è così che funzionano le realtà da noi. La realtà per definizione è una. Non qui. Il processo di comprensione del Giappone, ne sono più che mai convinto, comincia da qui.


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