Lingua e cultura giapponese

Hadzuki – Agosto 

Il mese di Agosto, in giapponese, è conosciuto anche come hadzuki (葉月). Tale denominazione conosciuta come wafūgetsumei (和風月名), si riferisce all’ottavo mese del kyūreki (旧暦), il calendario lunisolare tradizionale, corrispondente approssimativamente al mese di Settembre nel calendario gregoriano. Questo nome fa riferimento alle stagioni e agli eventi che caratterizzano questo periodo dell’anno.

Il kyūreki

Il calendario lunisolare, come il tradizionale kyūreki giapponese, coniuga i cicli lunari con gli apparenti movimenti del sole, offrendo un sistema di misurazione del tempo che si basa sia sulle fasi della luna che sulla posizione del sole.

La combinazione dei cicli lunari e solari nel kyūreki poteva sembrare la soluzione ideale per un calendario accurato. Tuttavia, la pratica ha dimostrato che l’unione dei due sistemi ha portato a diverse complicazioni. Ciò non ha impedito al kyūreki di essere utilizzato per oltre mille anni, rendendolo uno strumento indispensabile per studiare la storia e le tradizioni giapponesi dell’era pre-moderna.

Nonostante l’associazione comune di Agosto con il culmine della stagione estiva, secondo il calendario lunare, l’autunno ha inizio intorno al 7 Agosto, con il giorno del risshū (立秋), letteralmente, “inizio dell’autunno”. Infatti, secondo i nijūshisekki (二十四節気), ovvero i 24 periodi solari, l’inizio dell’autunno cade intorno al sette di Agosto. Anche se le giornate rimangono comunque calde, il vociare degli insetti e il cambiamento dei colori della natura anticipano l’arrivo della stagione autunnale.

Il termine hadzuki evoca l’idea di un’estate rigogliosa e piena di vita. Ciononostante, è opportuno sottolineare che questa interpretazione va contestualizzata. Hadzuki, infatti, designa originariamente una stagione all’interno del calendario lunare, e il suo significato presenta delle divergenze rispetto a quello del calendario attualmente in uso in Giappone dal periodo Meiji. Nel calendario lunare, rispetto al calendario gregoriano, le stagioni sono anticipate di circa un mese o un mese e mezzo. Utilizzando quindi il termine hadzuki per Agosto, ci si riferisce, in realtà, ad un periodo compreso tra Settembre e Ottobre nel calendario lunare, ovvero un momento di transizione verso l’autunno.

L’etimologia del termine presenta diverse interpretazioni, ma tutte concordi nel collegarlo alla stagione autunnale. La teoria più diffusa lo riconduce alla parola haochizuki (葉落ち月), riferendosi direttamente al periodo della caduta delle foglie. Tuttavia, esistono altre ipotesi che lo collegano a hoharizuki (穂張り月, letteralmente “mese in cui le spighe di riso si allungano”) associato alla maturazione del riso, o a hatsukidzuki (初来月), legato ai primi arrivi delle oche ed altri uccelli migratori.

Esistono altri nome per indicare il mese di Agosto meno conosciuti ma non meno interessanti.

月見月 – Tsukimidzuki

Nel calendario lunare, il periodo autunnale si estendeva da Luglio alla fine del mese di Ottobre. Agosto, essendo il mese centrale di questa stagione, veniva indicato con il termine chūshū (中秋), traducibile come “metà autunno”. In passato, il termine chūshū indicava genericamente il periodo centrale dell’autunno. Col passare del tempo, tuttavia, il suo significato è cambiato, venendo a indicare esclusivamente il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, ovvero il giorno in cui la luna raggiunge il suo massimo splendore. Questa notte speciale, consacrata all’osservazione della luna piena, è nota come chūshū no meigetsu (中秋の名月), “la luna piena di metà autunno”. Considerata la luna più bella dell’anno, si celebra lo otsukimi (お月見), la tradizionale festa dell’osservazione della luna. Da qui il nome tsukimidzuki, attribuito al mese di Agosto.

精秋 – Seishū

In passato, il mese di Agosto annunciava l’arrivo di una dolce brezza autunnale, portando un senso di rinfrancamento dalla calura estiva. Nomi come akikazedzuki (秋風月, “mese del vento d’autunno”) e seigetsu (清月, “mese della luna cristallina”) erano sinonimi per indicare l’ottavo mese lunare. Inoltre, mia moglie mi faceva notare come i termini seishū (清秋, autunno puro), seishū (盛秋 autunno rigoglioso) e seishū (正秋, autunno autentico), omofoni, quindi tutti pronunciati allo stesso modo, erano altri nomi per definire il cuore dell’autunno. Probabilmente era il periodo in cui la natura esprimeva al meglio la sua bellezza autunnale.

燕去月 – Tsubamesaridzuki

Le rondini arrivano in Giappone in primavera per nidificare e, intorno al mese di Agosto (secondo il calendario lunare), migrano verso paesi più caldi per passare l’inverno. Da questo comportamento migratorio deriva uno dei nomi alternativi per il mese di Agosto, tsubamesaridzuki, ovvero il “mese della partenza delle rondini”.

In passato, in tutto il Giappone, le oche selvatiche arrivavano proprio quando le rondini partivano. Per questo motivo, Agosto era chiamato anche ganraigetsu (雁来月), il “mese dell’arrivo delle oche selvatiche”.

竹春 – Chikushun

I giovani bambù, i takenoko (筍), emersi dal terreno nei primi mesi estivi, mostrano una crescita rapida e vigorosa ed entro l’ottavo mese lunare, raggiungono la loro maturità, mentre i fusti più vecchi, dopo aver fornito nutrimento ai nuovi germogli, riprendono la loro attività vegetativa. Questo ciclo, caratteristico del bambù, ha ispirato l’appellativo chikushun, ovvero la “primavera del bambù” per indicare l’ottavo mese lunare.

草津月 – Kusatsudzuki

Avevo già avuto modo di imbattermi nel termine kusatsudzuki, ma la sua etimologia mi era sempre rimasta sconosciuta fino a quando un collega me ne ha spiegato l’origine. Il suffisso “tsu” è un arcaismo che indica il possesso. In questo caso, si tratta di un caso di ateji, ovvero l’utilizzo di un carattere cinese con una pronuncia adattata al giapponese.

Intorno all’ottavo mese lunare, con il diminuire dell’intensità solare, l’erba, precedentemente inaridita dal caldo, riacquista vigore, giustificando così l’appellativo kusatsudzuki, il “mese dell’erba”.

壮月 – Sōgetsu

Anche questo è un appellativo usato per l’ottavo mese. Il suo significato, “mese vigoroso” entra in forte contrasto con i colori della natura che si avvicinano all’autunno ma è anche associato al senso di vitalità e rinnovamento associato al mese di Agosto. Come la natura, anche per le persone, questo periodo può essere un momento di rinnovata energia o, al contrario, di stanchezza. È quindi importante prendersi cura di sé durante questi mesi caldi. 

Tradizioni

Hadzuki era un mese ricco di tradizioni, tra le quali spiccava l’hassaku (八朔), una celebrazione che cadeva il primo giorno dell’ottavo mese e segnava l’inizio di un nuovo ciclo lunare.

Essendo un periodo cruciale per la raccolta del riso, ma anche particolarmente soggetto ai tifoni, si usava pregare per un buon raccolto e ringraziare le persone che avevano contribuito offrendo loro prodotti agricoli. Questa usanza rafforzava i legami comunitari e promuoveva la solidarietà. Curiosamente, il frutto “hassaku“, un agrume dalla colorazione simile all’arancia ma dalle dimensioni di un pompelmo, sebbene prenda il nome da questa festività, matura in realtà in primavera.

Queste tradizioni sono una testimonianza della profonda connessione tra il popolo giapponese e la natura, nonché delle ricche radici culturali del paese.

Hadzuki, il mese del Bon

Agosto è il mese dedicato allo Obon (お盆), una tradizione giapponese durante la quale si crede che gli spiriti dei propri cari defunti tornino a casa. Molti giapponesi approfittano di questo periodo per prendersi una lunga pausa e riunirsi con le proprie famiglie. Tuttavia, con i cambiamenti della società moderna, sempre più persone si allontanano da queste antiche usanze. 

Obon è una festività giapponese che unisce antiche credenze animistiche e rituali buddisti. Il suo nome formale, urabon-e (盂蘭盆会), ha origini nel buddismo e deriva da un’antica parola sanscrita “ullambana” che significa “appeso a testa in giù” e si riferisce alla condizione delle anime all’inferno. Durante il periodo del bon, si crede che gli spiriti degli antenati tornino a casa per ricongiungersi con i propri familiari. Questa festività, che solitamente cade intorno al 15 Agosto, è un’occasione per onorare la memoria dei defunti. Sebbene le date possano variare a seconda della regione, le origini del bon risalgono al settimo mese del calendario lunare.

In occasione del bon, si rende omaggio agli antenati recandosi presso la tomba di famiglia. Le usanze variano a seconda della regione e della setta buddista, ma è comune accendere fuochi per accogliere (迎え火, mukaebi) e salutare (送り火, okuribi) gli spiriti degli antenati. In alternativa ai fuochi, si utilizzano spesso lanterne di carta. Inoltre, nelle case si preparano offerte sugli altari e nelle città si organizzano anche matsuri tradizionali.

Foto dell’ autore

Foto dell’ autore

Ogni mese del calendario giapponese ha un nome e un significato unici, che ci permettono di apprezzare più profondamente il ciclo delle stagioni. Approfondendo la conoscenza dei nomi dei mesi giapponesi, possiamo scoprire un mondo ricco di storia e cultura. 

Per chi fosse interessato, consiglio di leggere anche altri articoli sui nomi dei mesi giapponesi pubblicati sul nostro blog.







Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *