Prima di tutto va detto che questo è un titolo che si può capire solo dopo aver visto il film. Alla prima lettura è enigmatico.
Letteralmente vuol dire “Il Kamikakushi di mille e Chihiro.” Kamikakushi vuol dire “L’essere rapiti dagli spiriti.”
Chihiro è la bambina protagonista del film. Il suo nome si scrive con due caratteri, 千尋. Il primo vuol dire mille, appunto, e si legge chi oppure (quando non fa parte di composti), sen. Il secondo, hiro, è una vecchia unità di misura equivalente a un palmo.
Ora che abbiamo tutte le informazioni necessarie, possiamo procedere con la spiegazione vera e propria. All’inizio del film Chihiro incontra Yubaba, proprietaria dello stabilimento balneare. Chihiro cerca lavoro, ma Yubaba non ha alcuna intenzione di assumere una ragazzina, men che meno una vivente in una città di spiriti. Alla fine si lascia convincere, ma le toglie il secondo carattere dal nome, che si stacca dal contratto e le vola in mano. Yubaba lo mette in tasca. Il chi di Chihiro, ora da solo sul contratto, si legge di conseguenza Sen.
E infatti Yubaba annuncia alla ragazzina che ora il suo nome è Sen.
Potrò sbagliarmi, ma io non vedo problemi di traduzione di sorta. Si sarebbe potuto lasciare tutto come stava e, invece di usare quel titolo pacchiano, abusato e stantio, si sarebbe potuto dire, con perdita minima, “Sen e Chihiro rapite dagli spiriti” come propone Aldopaolo.
O magari
Chihiro e Sen in
RAPITE DAGLI SPIRITI
Fra l’altro, i nomi dei personaggi hanno un significato.
Yubaba ad esempio vuol dire “vecchiarda dell’acqua calda”.