La prima alba dell’anno
Hatsuhinode, la prima alba dell’anno, è un’importante tradizione che molti giapponesi osservano svegliandosi molto presto per assistere al primo sorgere del sole il primo Gennaio. Non importa che lo si osservi da un santuario, dalla cima di una montagna o da un palazzo di una metropoli, la vista dei primi raggi del sole del nuovo anno si crede darà l’energia necessaria per affrontare l’anno che verrà.
「昨年の感謝と新しい年の幸せと健康」
Kyōnen no kansha to atarashi toshi no shiawase to kenkō
“Gratitudine per l’anno trascorso e felicità e salute per l’anno nuovo”
Il culto del primo sorgere del sole è rivolto al toshigami-sama verso cui si esprime gratitudine per l’anno passato e si chiede felicità e salite per l’anno a venire.
Come in molti altri Paesi del mondo, anche in Giappone il 1° Gennaio segna l’inizio del nuovo anno. Il primo giorno dell’anno è chiamato gantan (元旦). In questa celebrazione annuale, le famiglie si riuniscono per accogliere il toshigami-sama e inaugurare il nuovo anno. Di fatto, è la festa più importante e più osservata in Giappone. Poiché l’intero paese è impegnato nei festeggiamenti in casa, non si trovano eventi pubblici su larga scala come accade in altre metropoli del mondo e molte attività commerciali, dai ristoranti ai grandi magazzini, rimangono chiuse per dare modo ai loro dipendenti di festeggiare con le proprie famiglie.
Esiste tuttavia un’usanza speciale, molto diffusa in Giappone, che consiste nel vedere il primo sorgere del sole dell’anno. La prima alba del mattino del 1°Gennaio è chiamata hatsuhinode (初日の出) o goraiko (ご来光), termine che descrive letteralmente un’alba vista dalla vetta di una montagna.
Come ho già avuto modo di scrivere in un’altro articolo di questo blog secondo quanto narrato dalla leggenda, Toshigami-sama (年神様), la divinità del nuovo anno, appare durante la prima alba dell’anno. Assistere al primo sorgere del sole è un modo per dare il benvenuto alla divinità e al nuovo anno che ci attende. Guardando il primo sorgere del sole, le persone pregano per la buona sorte. Alcune fanno anche dei propositi per il nuovo anno e si pongono degli obiettivi per migliorare la propria salute e felicità.
La parola hatsu non viene usata solo per indicare il primo sorgere del sole dell’anno, ma viene usata per indicare qualsiasi attività svolta per la prima volta nel nuovo anno. Per esempio, la prima visita a un santuario è nota come hatsumode (初詣). C’è anche lo hatsuyume (初夢), ovvero il primo sogno. Esiste persino un termine per indicare la prima risata dell’ anno ovvero hatsuwarai (初笑い).
Già durante il periodo Heian, il “primo sorgere del sole” divenne un evento per pregare per un raccolto abbondante e una buona salute nel nuovo anno, insieme al rituale di corte, conosciuto come shihōhai (四方拝, pregare nelle quattro direzioni), che si svolge ancora oggi. Lo shihōhai è una cerimonia durante la quale l’Imperatore prega con le divinità delle quattro direzioni del cielo e della terra la mattina del 1° Gennaio, di ogni anno. L’ Imperatore invita i kami delle quattro direzioni a pregare con lui per la nazione e il popolo giapponese. L’ usanza di assistere alla prima alba dell’anno nuovo sarebbe iniziata intorno alla metà del periodo Edo (1603-1867) come forma di visita turistica da parte della gente comune. Come è riportato in diversi documenti scritti le persone erano solite radunarsi in diversi luoghi della città per ammirare la prima alba dell’anno. In seguito, il governo Meiji ereditò queto usanza insieme alla bandiera nazionale conosciuta come hinomaru (二の丸) che fu istituita alla fine del periodo Edo, adottò il calendario solare e, dopo le vittorie nelle guerre sino-giapponesi e russo-giapponesi, il sole nascente ritratto nella bandiera fu trattato come un simbolo di fortuna e di crescita per il paese. La bandiera del Giappone ufficialmente si chiama Nisshōki (日章旗). Assieme alla bandiera kyokujitsuki (旭日旗) diventò uno dei simboli dell’impero giapponese e fonte di orgoglio e patriottismo diventando presto io simbolo di devozione verso il paese e l’imperatore che sosteneva i soldati al fronte. Questa bandiera é stata spesso associata all’ ultranazionalismo e durante il periodo bellico era simbolo di aggressione ed imperialismo.
Come scritto in precedenza il modo più comune e tradizionale di trascorrere il Capodanno era quello di rimanere a casa e aspettare in silenzio l’arrivo del “kami del nuovo anno”. Ma, durante il periodo Heian (794-1185), gli appartenenti all’aristocrazia di Kyōto credevano che gli spiriti degli antenati defunti avrebbero fatto loro visita durante il primo giorno del nuovo anno e celebravano riti in loro onore conosciuti come tama-matsuri (魂祭り). All’interno dell’opera tsuretsuregusa (徒然草) che vi consiglio di leggere nella versione italiana intitolata “Ore d’ozio o Momenti d’ozio” di Yoshida Kenkō vi è proprio un passaggio riferito a questa usanza che recita:
「亡き人の来る夜とて、魂祭る業は、この頃、都には無きを、東の方には、猶、する事にて有りしこそ、哀れなりしか」
“La notte dell’arrivo dei defunti, la notte in cui si venerano le anime dei morti, in questo periodo non c’era nulla nella capitale, ma nell’est è ancora una cosa che si usa fare”
Nella sua opera Yoshida Kenkō, che visse durante il periodo di sconvolgimenti tra la caduta dello shogunato Kamakura e la fase travagliata che porto al periodo Muromachi , fu profondamente colpito dal fatto che nella parte orientale del paese si praticasse ancora il culto degli spiriti ancestrali, che all’epoca era caduto in disuso nella capitale.
L’usanza di venerare la prima alba del nuovo anno si è diffusa in tutto il Paese solo dopo l’era Meiji. Il nuovo contesto storico, ha avuto una profonda influenza sul modo in cui le persone hanno iniziato a vedere la prima alba dell’anno. Le vittorie nelle seguenti guerre sino-giapponesi e russo-giapponesi rafforzarono la visione shintoista di stato:
日出ずる国
Hi izuru kuni
“Paese del Sol Levante”.‘
L’ immagine del sole nascente fu usata per simboleggiare la crescente volontà di combattere del popolo giapponese. Proprio in questo periodo Il primo giorno dell’anno gente si recava diversi luoghi per ammirare insieme il primo sorgere del sole dell’anno. Si crede quindi che la pratica di venerare la prima alba dell’anno sia diventata popolare proprio durante il periodo Meiji.
Anche se non è il primo paese al mondo ad iniziare il nuovo anno, guardare la prima alba dell’anno in Giappone può essere un modo meraviglioso per iniziare il nuovo anno.