Lingua e cultura giapponese

Il confucianesimo giapponese

Per cominciare, bisogna considerare che il confucianesimo giapponese non solo deriva da una sola corrente del confucianesimo, il neo confucianesimo, ma è stato profondamente alterato anche su questioni essenziali dopo il suo arrivo in Giappone. In tutta la sua storia qui, storia che comincia con l’arrivo del buddhismo dal continente in una data convenzionalmente fissata sul 533 d.C., il confucianesimo è stato principalmente uno strumento di controllo sociale, particolarmente durante il periodo Edo in cui, dopo appunto profonde modifiche, divenne la base filosofica su cui poggiava il governo dei Tokugawa. Subì quindi influenze dal culto degli antenati, dal buddhismo giapponese e dalla filosofia di governo dei Tokugawa.

Personalmente, trovo triste come TUTTE le filosofie e visioni del mondo portate dalla Cina siano TUTTE finite col diventare strumenti di controllo sociale. In ogni caso, le differenze fra il confucianesimo cinese e quello giapponese sono le seguenti.

Prima di tutto, come ho detto, ma vale la pena ripeterlo, in Giappone il Confucianesimo è stato integrato con le credenze e le pratiche shintoiste e buddiste. Questo ha portato a una forma unica di Confucianesimo che enfatizza sia i principi morali confuciani sia i valori spirituali del buddhismo e dello shintoismo, natura e il culto degli antenati, ben più radicati che in Cina.

In consonanza con la natura rigidissima della società giapponese in tutte le sue fasi di sviluppo, il Confucianesimo giapponese pone un’enfasi particolare sull’ordine sociale, la gerarchia e la lealtà, in particolare nei confronti del signore o dello shogun. Questo è stato particolarmente evidente durante il periodo Edo, quando il Confucianesimo è diventato la filosofia ufficiale dello shogunato Tokugawa.

Il Bushidō, o la Via del guerriero, il modo di concepire il cittadino nato durante il periodo Edo dopo un riesame dell’esperienza dei tre secoli di guerra civili (occorse fra la caduta del primo shogunato a Kamakura nel 1333 e la morte in battaglia di Toyotomi Hideyori nel 1615), ha guidato la classe dei samurai in Giappone ed era fortemente influenzato dai principi confuciani di onore, lealtà, virtù e dovere, ma interpretati attraverso un contesto giapponese specifico. tali principi erano infatti molto più rigidi e profondi, con più gravi punizioni per la disobbedienza.

Il Confucianesimo giapponese ha posto grande enfasi sull’educazione e sull’apprendimento come mezzi per realizzare il miglioramento morale e sociale. La mentalità giapponese tuttavia, pragmatica come è, ha sempre visto l’educazione principalmente come un coadiuvante della produzione, con una forte enfasi sull’apprendimento pratico. Il confucianesimo giapponese fu poi la base delle zaibatsu, le grandi aziende tipiche dei primi decenni dopo l’introduzione della tecnologia occidentali

Pur se anche il Confucianesimo in entrambi i paesi enfatizzava il rispetto per gli anziani e l’armonia familiare, la variante giapponese, più punitiva e drastica, ha portato allo sviluppo di un sistema familiare unico, con un forte accento sul patriarcato e la continuità della famiglia per via maschile.

Sto parlando dello ie seido, una forma di matrimonio imposta dai Tokugawa le cui caratteristiche principali erano:

Concentrazione del potere amministrativo e economico nel primogenito della famiglia. È l’unico infatti ad avere i pieni diritti civili, mentre i suoi fratelli non hanno cognome e hanno un numerativo al posto del nome. Tali numerati sono ancora in uso. Jirō (secondo), Saburō (terzo) e così via.

le donne non hanno esistenza legale e sono in pratica proprietà del capo famiglia.

Sono anche previsti diritti di proprietà per gli antenati e esistono leggi specifiche per proteggerli.

il nucleo familiare consiste di tre generazioni e non due perché il capo di famiglia ha il dovere di mantenere i suoi genitori.

Questa nuova concezione della famiglia serve per stabilizzare il governo. Era stato proprio il diritto di famiglia a causare le guerre civili del passato con legislazioni di trasmissione dell’eredità troppo permissive.

Questa famiglia imposta dai Tokugawa sulla base del confucianesimo giapponese viene poi trasformata con facilità nella moderna azienda giapponese di inizio del secolo scorso (zaibatsu). Al capo famiglia viene sostituito il capo ufficio, il capo reparto o chi altro, e il gioco è fatto.

Il confucianesimo del periodo Edo è anche la base del comportamento in pubblico tipico dei giapponesi e per cui essi sono famosi.

la disciplina è il valore principale dell’intero sistema sociale, la morale si basa soprattutto sul rifiuto ad essere il centro dell’attenzione, ad esprimere opinioni, a prendere iniziative. L’obbedienza e la collaborazione, necessarie per l’armonia di gruppo, sono considerate più importante del destino individuale.


Credo quindi sia necessario tenere il confucianesimo giapponese, in particolare quello dell’epoca Edo, ben separato dal suo lontano parente cinese, che ha caratteristiche molto diverse.

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Un commento

  • Marco Santini

    Molto interessante Franck, ho scoperto così che Jiro e Saburo non sono nomi casuali: non ci avevo mai fatto caso leggendo libri giapponesi, anche gialli, di qualche anno fa.

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